Perché è importante isolare il cassonetto dell’avvolgibile?

In caso di riqualificazione del vano finestra è necessario coibentare anche i vecchi cassonetti, se non si vogliono vanificare le prestazioni termiche e acustiche dei nuovi serramenti.

Il risparmio energetico e il comfort abitativo possono essere garantiti solo attraverso un elevato grado di isolamento intervenendo sui punti critici, tra questi sicuramente ci sono le finestre e i cassonetti.

Riqualificare la sola finestra: cosa si rischia senza cassonetto coibentato?

Il vecchio cassonetto rappresenta il punto più critico del vano serramento ed è infatti responsabile di circa il 25% delle dispersioni energetiche dell’interno foro finestra. Pertanto è indispensabile che l’isolamento termico di questo elemento sia coerente con le performance del nuovo serramento.

Riqualificazione energetica del foro finestra: dispersone termica del cassonetto tradizionale

 

Il cassonetto della finestra, se non isolato correttamente, rappresenta un pericoloso ponte termico nonché una vera e propria voragine energetica che causa una notevole dispersione del calore in inverno e del fresco in estate, facendo così aumentare i costi in bolletta per il riscaldamento e il raffrescamento dell’abitazione.

Il problema poi non si limita soltanto alla dispersione energetica, dovuta alla mancanza di un corretto isolamento termico, ma anche ad un discomfort causato dalla mancanza di isolamento acustico che compromette la serenità e la tranquillità in casa, soprattutto per chi abita in zone trafficate o rumorose.

La sola installazione di nuove finestre più performanti, quindi, non risolve completamente la problematica dell’isolamento termico né tanto meno quello acustico. Pertanto è bene sapere che la coibentazione termica ed acustica del cassonetto è fondamentale nel momento in cui si sta valutando la sostituzione dei serramenti.

Cosa prevede la legge in tema di riqualificazione energetica?

 La riqualificazione energetica in edilizia è un tema molto dibattuto ed importante nell’ambito delle politiche ambientali ed energetiche visto che case, uffici, negozi o gli edifici in generale assorbono il 40% circa del consumo energetico finale e sono la causa del 36% delle emissioni di gas serra.

Se a questo aggiungiamo che oltre la metà del patrimonio immobiliare italiano è di vecchia progettazione (in quanto edificato nel dopoguerra con obsolete tecniche costruttive in termini di risparmio energetico), si può comprendere quanto sia importante per lo Stato il rendere efficienti tutti gli elementi (tra cui l’intero vano serramento) del “già costruito”.

Dal 1° Ottobre 2015 sono entrati in vigore i decreti ministeriali in materia di risparmio energetico (D.M. 26.06.2015) che fissano i limiti minimi di trasmittanza termica sia dei serramenti che dei cassonetti in caso di ristrutturazione edilizia.

Tabella sulla trasmittanza termica “U” delle chiusure tecniche trasparenti e opache e dei cassonetti

Fig. Tabella sulla trasmittanza termica “U” delle chiusure tecniche trasparenti e opache e dei cassonetti, comprensivi degli infissi, verso l’esterno e verso ambienti non climatizzati.

 

Sai questo cosa significa? Che, in caso di sostituzione dei vecchi cassonetti, qualsiasi serramentista deve obbligatoriamente coibentarli rispettando precisi limiti prestazionali che sono identici a quelli previsti per le finestre. E questo è di fondamentale importanza, soprattutto se si vuole usufruire delle agevolazioni fiscali previste dalla legge.

 

Perché è importante coibentare termo-acusticamente il cassonetto dell’avvolgibile?

 Se non si vogliono vanificare le prestazioni termoacustiche delle nuove finestre che vengono installate, occorre pertanto coibentare anche i vecchi cassonetti.

Il risparmio energetico e il comfort abitativo possono essere garantiti solo attraverso un elevato grado di isolamento. Per ottenerlo occorre agire sui punti critici dell’abitazione, come i ponti termici.

I ponti termici sono quelle parti costruttive dell’edificio che mettono a diretto contatto le superfici esterne con quelle interne. Fanno da “ponte” tra la temperatura interna e quella esterna all’abitazione. In queste zone c’è ovviamente una discontinuità di elementi costruttivi che compongono l’involucro edilizio, che generano punti freddi. Nel tempo questo fenomeno può causare, oltre che dispersione termica (con aumento dei costi in bolletta), anche umidità, condensa e muffa sulle pareti dei muri.

Cassonetto con avvolgibile non coibentato e muffa da ponte termico

Ma cosa significa coibentare termo-acusticamente il cassonetto?

Quando si sostituiscono i serramenti, per questioni estetiche, si tende a rivestire il vecchio cassonetto con uno nuovo, spesso della stessa tipologia di quello vecchio e dotato delle medesime prestazioni termoacustiche.

Certo esteticamente la situazione è risolta, ma questa tipologia di riqualificazione non è quella energetica! La soluzione ideale è un cassonetto che raggiunga valori di trasmittanza termica talmente elevati da abbattere in maniera sensibile i consumi energetici di casa (spese di riscaldamento e di corrente elettrica) migliorando, in tal modo, il benessere e il comfort complessivo degli ambienti.

La trasmittanza termica “U” è il flusso di calore medio che passa, per metro quadrato di superficie, attraverso una struttura che delimita due ambienti a temperatura diversa. L’unità di misura è il W/m2K.

Se si vuole raggiungere un maggiore risparmio energetico, è necessario che gli elementi costituenti l’involucro edilizio (infisso e cassonetto) abbiano un basso valore di trasmittanza termica, così da ridurre al minimo le dispersioni. Minore sarà il valore della trasmittanza termica (U), maggiore sarà il risparmio energetico.

In un edificio ci possono essere punti critici per la trasmissione del rumore esterno. Tra questi sicuramente ci sono le finestre e i cassonetti. Il rumore è costituito da tutte quelle fonti sonore che risultano particolarmente fastidiose o dannose per le attività umane.

Secondo la normativa UNI 11367 gli edifici ad uso residenziale devono garantire un isolamento acustico di facciata di 40 dB, che diventa 42 dB per gli uffici e sale a 48 dB per quegli edifici adibiti ad attività scolastiche. Coibentare il cassonetto eliminando i ponti acustici pertanto è di fondamentale importanza per aumentare il potere fonoisolante ed il comfort abitativo, specie se si abita in zone molto trafficate o rumorose.

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Comfort termoacustico in casa
Silvia - Alpac Marketing